sabato 14 aprile 2012

Pattinson, da vampiro a toyboy d'epoca "Un Bel Ami tutto sesso e niente talento" - la cattiveria della stampa

Il quotidiano la Repubblica è un'altro di quei giornali che ci è andato pesante con il suo giudizio su Robert Pattinson e con "Bel Ami" (da ieri nelle sale). Ho visto il film solo oggi ma mi riservo a rilasciare il mio giudizio solo più avanti quando la maggior parte di voi avrà visto il film. Se avete visto il film lasciateci i vostri pareri.


Il divo di "Twilight" protagonista del film tratto dal romanzo di Maupassant: nella Parigi dell'Ottocento, un giovane arrivista usa la seduzione per farsi strada. Nel cast Uma Thurman, Christina Ricci e Kristin Scott-Thomas. Per i registi è "una parabola attualissima sulla celebrità fine a se stessa"; per il divo "un'esperienza liberatoria"

Vuole uscire a tutti i costi dal ruolo di romantico vampiro che l'ha reso una star, idolo di milioni di ragazzine in tutto il mondo. E così, in attesa dell'uscita del capitolo finale della saga Twilight: Breaking Dawn part 2, nelle sale il prossimo novembre - Robert Pattinson cerca un pubblico diverso e tendenzialmente più adulto, calandosi in un romanzo d'epoca. E non uno qualunque: parliamo infatti di uno dei più classici dell'Ottocento francese, Bel Ami di Guy de Maupassant. Opera trasposta adesso in un film con lo stesso titolo, in uscita nelle nostre sale, e col divo protagonista: anche se vedendolo nei panni di giovane inquieto, arrampicatore sociale e incorreggibile seduttore di signore, fa pensare quasi più a un toyboy ante litteram che all'eroe complesso e per certi versi indecifrabile creato dallo scrittore.

Colpa, forse, delle troppe passerelle, delle continue presenze sui siti di gossip (anche per la relazione con la coprotagonista della serie Twilight, Kristen Stewart), della sovraesposizione mediatica. Questo però non vuol dire che lui non sia credibile, in questa pellicola diretta da Declan Donnellan e Nick Ormerod: è solo che, trattandosi di star planetaria, dimenticare la persona per concentrarsi sul personaggio risulta un pochino più difficile. Robert, comunque, ce la mette tutta per immedesimarsi nell'avventura umana al centro del film: sbarcato a Parigi, Georges Duroy comincia a manipolare le donne per favorire la sua ascesa in società. E sono tante, le presenze femminili al suo fianco: la brillante e calcolatrice Madeleine (Uma Thurman); la sensibile Clotilde (Christina Ricci); la repressa Virginie (Kristin Scott-Thomas) e sua figlia Suzanne, (Holliday Grainger), in cerca di trasgressioni.

E' proprio sull'aspetto senza tempo del protagonista, questa sua capacità di sfruttare i doni di natura per farsi strada, che insistono i registi di Bel Ami: "E' la storia di un ragazzo bellissimo che scopre di avere qualcosa da vendere - hanno spiegato - sfrutta il sesso e l'attrazione delle donne potenti per arrivare in vetta: è un mondo senza scrupoli e alla fine lui raggiunge il suo scopo. Senza pagare le conseguenze dell sue azioni". E sull'attualità della vicenda: "L'intero mondo delle celebrità è decisamente interessante. Le persone ritengono che raggiungere la vetta con pochissimo talento sia un'idea moderna, ma qui si vede che non è così. La storia è ambientata nella Parigi di fine Ottocento ma potremmo trasferirla ai giorni nostri senza grandi modifiche".

Quanto a Pattinson - che secondo i rumors ritroveremo a Cannes, al seguito del film Cosmopolis di David Cronenberg - si è soffermato sull'aspetto "liberatorio, quasi catartico", di interpretare un personaggio come Duroy: "Recitare Georges è stato molto divertente perché è incorreggibile - ha spiegato - è soddisfatto di non fare niente e pensa che tutto gli sia dovuto. Ma se qualcuno si prende gioco di lui o lo insulta, è preso dalla più straordinaria energia e si trasforma in un diavolo capace di tutto". Vampiro, poi demonio: ma sempre all'insegna della seduttività.

1 commento:

  1. non mi sembra poi tanto negativa la recensione di Repubblica,rispetto ad altre che sono state cattivissime......dice che e' credibile e che ce la mette tutta:gli riconosce quanto meno l'impegno che ha portato al risultato della credibilita' del personaggio.Io il film l'ho visto e mi e' piaciuto molto e tornero' avedetlo,per sostenere Rob,perche' credo che abbia talento e lo dimostrera'.I critici,e in questo articolo viene detto,pensano a lui piu' come ad una star adolescenziale che ad un vero attore,colpa,appunto della sovraesposizione mediatica e colpa di noi fans,che lo adoriamo per il suo bel aspetto,ma non lo sosteniamo come attore,basta guardare il poco risultato al botteghino.Dove sono tutte quelle fans che votano per lui e gli fanno vincere ogni piu' stupida gara e poi non vanno al cinema a vedere i suoi films?Rob e' bravissimo in Berl Ami,espressivo,perfettamente calato nella parte.Certo e' un film d'epoca e puo' non piacere a tutti,ma il film ha un ritmo dinamico,non annoia e alla fine finisci quasi per essere dalla parte di Duroy,tanto egli sembra piu' manipolato che manipolatore.Andate,sostyenete Rob e fatevi un giudizio proprio del film,e non attraverso i critici.Rob li smentira' tutti.

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