venerdì 25 febbraio 2011

Intervista a Robert Pattinson su Vanity Fair di Maggio - Anteprima



Non so perché ma tutte le interviste a Robert Pattinson, quasi tutte almeno, cominciano con la descrizione del modo in cui è vestito. La mia intervista, però, non è ancora scritta: sarà pronta in occasione dell’uscita in Italia del suo nuovo film post «Twilight», ovvero «Water for Elephants», probabilmente a maggio. Ma quando mi ci metterò so che, tanto per fare qualcosa di diverso, non dirò nulla su come era vestito.

So anche, però, che nel caso di Pattinson, anche il minimo dettaglio non può andare sprecato, perché milioni di donne nel mondo, dai 9 anni in su, sacrificherebbero molto di più di un’unghia spezzata pur di mettere le mani sulla più piccola notizia che lo riguarda.

Ecco, quindi, un resoconto dettagliato del Pattinson look.
Intanto la location: una suite al secondo piano del Four Season hotel a Los Angeles.
Poi l’orario: sono le 3 e mezza circa del pomeriggio e sebbene la nostra non sia la prima intervista della sua giornata, sembra che sia sia appena tirato su dal letto.
Infine (e finalmente) lui: Appena entro si versa un caffè: «Ho bisogno di svegliarmi», si scusa. E, in effetti, ha la faccia assonnata, ma gli occhi incredibilmente limpidi. Poi si siede e appoggia i piedi sul tavolino di fronte alla poltrona.
Indossa un paio di jeans neri, abbastanza stretti in fondo che arretrano sulle ginocchia piegate lasciando scoperto un pezzetto di pelle tra i calzini corti (neri pure quelli) e il bordo dei pantaloni. Ha la pelle bianchissima, peletti scuri e radi.
Ai piedi indossa un paio di Dr. Martens, ça va sans dire, nere. Completa la mise una T-shirt e una giacca che a occhio direi vintage. I capelli sono rasati sul collo, con un po’ di ciuffo davanti, la pelle chiara e liscia.

E poi le labbra: giuro, le più rosse che abbia mai visto in un uomo.

1 commento:

  1. Grazie 1000 per l'informazione. Pensavo che fossero solo le inglesi e le americane a beneficiarne.

    Pina

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