giovedì 31 marzo 2011

Empire tradotto in italiano


Ieri le scan della rivista (le trovate quì), oggi la traduzione dell'intero articolo del magazine Empire. Buona lettura.

R-PATTZ E’ MORTO
(Lunga Vita a Robert Pattinson?)

C’è la vita oltre Twilight per il giovane bel vampiro. Il più grande segno: il prossimo film “Water for Elephants.” Lunedì 19 Luglio 2010. Nagatomi Plaza – sotto un sole cocente.
Oggi abbiamo la fortuna di assistere a una delle più grandi scene di strada girate qui da quando acri di immobili della società sono stati venduti nel 1961 ai piedi delle coste della fuga epica di Cleopatra. Le strade acciottolate pullulano di comparse, tutte vestite come persone degli anni ’30 – fronzoli e ombrellini per le donne, stivali e bretelle per gli uomini – e l’eccitazione nell’aria è palpabile. Il che è comprensibile visto che, per una volta ad Hollywood, il circo è letteralmente arrivato in città.
In testa alla lunga lista di acrobati, giocolieri, clown e elefanti, c’è la vincitrice del premio Oscar Reese Witherspoon, una delle attrici più pagate di Hollywood. Teatralmente al suo fianco, vestito in un suggestivo abito da direttore del circo, troviamo Christop Waltz, l’indimenticato cattivo di Inglorious Basterds. E appena fuori dalla vista, il fanalino di coda è Robert Pattinson, icona di Twilight e Superstar globale. Questa, secondo Empire, questa è la magia dei film! Giovedì, 17 Febbraio 2011. Empire è al Fox Little Theater, a due passi dall’angolo della strada dove questa sontuosa scena – per la quale non si è badato a spese – è stata girata. Inizialmente, dovevamo solo vedere un paio di scene del film in questione – Come Acqua per gli Elefanti, un adattamente cinematografico del best seller di Sara Gruen – ma adesso, vedremo il film per intero! Il film comincia, ed Empire, senza respiro, non vede l’ora di vedere tutte le scene.
LA NOSTRA SCENA! E aspetta…aspetta…aspetta. E all’improvviso, dopo circa 80 minuti buoni, si materializza. Nel mezzo del montaggio. Per quanto poi, dieci secondi. Venerdì, 18 Febbraio 2011. Empire siede all’Hotel Four Seasons con Pattinson. Anche Pattinson ha recentemente notato la stessa cosa durante una sessione extra di registrazione vocale per il film. “Ho detto ‘oh’” le spalle in giù con fare comico. Sospira, con voce piccola, “mi piaceva quella scena…” A dire il vero, Pattinson non doveva neanche essere qui. Lui, più di tutti, conosce i pericoli del processo di montaggio essendo stato completamente tagliato dal suo primo vero film (di più più tardi). Ma, grazie alla coscienza sporca, la tassa di un taxi e un libro di cui non ha mai sentito parlare, l’attore Warner-born è, a soli 24 anni, uno dei più grandi affari del pianeta. Nel modo in cui lo dice, sembra aver sbagliato strada. Dice anche di essersi impegnato in Water for Elephants, il suo più grande azzardo, per caso. Anche se interpreta un personaggio chiamato Jacob, questo film non potrebbe essere più diverso da Twilight, la saga che gli ha dato la notorietà mondiale. Nei panni del non morto Edward Cullen, Pattinson affronta la crescita degli istinti ormonali, mentre qui, come giovane veterinario scappato alla scuola di medicina dopo la morte dei suoi genitori, interpreta una star Hollywoodiana più ortodossa. Entrato a far parte del circo dei Fratelli Benzini, diretto dall’instabile August Rosenbluth (Waltz), Jacob comincia a vedere il lato amaro della vita durante il periodo della Grande Depressione Americana – e per tutta la durata del film si avvicina sempre di più alla bella moglie di August, l’addestratrice di cavalli e acrobata Marlena (Witherspoon), che è soggiogata da August e dalle sue maniere forti. Per un qualsiasi altro attore, questo ruolo sarebbe stato un opportunità diversa di giocare le proprie carte, di portare il proprio livello su di una tacca, abbracciare le luci della ribalta, andare ad Hollywood. Pattinson, tuttavia, dice che non è questo il caso. “E’ un film più economico di tutti i film di Twilight,” dice piano. “quindi non c’era un budget tanto grande, anche se sembra il contrario. Ma sembra così grande. E’ strano. Quando ho letto per la prima volta il copione – visto che non avevo molte battute – ho pensato “Oh, okay accetto: sono gli occhi del pubblico. Sarà un grande film spettacolare che non si appoggerà esclusivamente sulle mie spalle…” ride. “quindi ero molto rilassato nel farlo.” Quindi non ha capito che avrebbe dovuto prendersi lui tutte le responsabilità per il film? “L’ho capito solo, circa a metà film,” sorride “io lavoravo tutti i santi giorni. Reese a stento era sul set e Christoph veniva sporadicamente. Mi sono detto ‘ma come è successo?’” Infatti, come? In un'epoca in cui gran parte delle stelle della sua età sono diventati insopportabili, Pattinson è cordiale, simpatico e veramente umile. Si notano i capelli rossicci di Edward – è volato qui direttamente dal set di Breaking Dawn a Baton Rouge – ma i vestiti sono anonimi, forse per esigenza di sicurezza, non alla moda. (Dell’isteria di fan che lo segue ovunque, lui dice questo, in qualche modo criptico: “So quali cose provocano queste reazioni adesso, quindi evito di farle.”) Ma questo è un attore che non è ancora pronto a far uscire il suo ego. La prima volta che Pattinson ha lavorato con la Witherspoon, nell’adattamento cinematografico del libro di Tackeray “Vanity Fair”, diretto nel 2004 da Mira Nair, Pattinson disse a tutti del suo debutto ad Hollywood – e alla fine scoprì che tutte le sue scene erano state tagliate. Anche se interpretava il figlio della protagonista. “Non ne avevo idea,” ride. “Sono andato a teatro ed è stato imbarazzante perché il mio migliore amico interpretava il figlio di quest’altra coppia principale nel film e le sue scene c’erano tutte. Le sue scene erano quasi attaccate alle mie. Quindi io guardavo le sue scene e pensavo “mmh, ottimo lavoro.” Mentre aspettavo le mie.” Ma non c’erano. Al loro posto, c’era “un grande, bel matrimonio”. In India. “Che non era neanche nel libro,” dice impassibile. (possiede un pungente, bellissimo senso dell’umorismo.) Ti hanno mai detto perché? “Penso perché era l’ultima scena, e hanno pensato fosse troppo deprimente,” si stringe nelle spalle. “Ma era abbastanza divertente, davvero. Ho ottenuto la parte in Harry Potter perché il direttore del casting si sentiva tremendamente in colpa a non avermi avvertito che ero stato tagliato dal film. Penso di essere stata la prima persona provinata per il film. Adesso, lavoro in continuazione. Ma prima di oggi…cioè nella mia carriera pre-Twilight, facevo qualsiasi lavoro riuscivo ad ottenere. Non ho mai rifiutato niente. Non erano neanche parti principali. Niente. Solo piccoli ruoli occasionali. E mi piaceva farlo, così. Sono sopravvissuto con i soldi di Harry Potter per circa tre anni. Ho passato tre anni ad ubriacarmi. E nel momento in cui stavo crollando, ho ottenuto Twilight.” Pattinson ammette che se non si fosse impegnato nel film “Little Ashes” in cui interpreta un giovane Salvado Dalì, sarebbe caduto anche lui tra le braccia della musica. “Tutti i miei amici facevano musica e stavano cominciando ad avere contratti,” ricorda. “Suonavamo tutti nello stesso, piccolo gruppo. Così stavo per cominciare a farlo anche io, e all’improvviso mi hanno chiesto di fare Little Ashes, così dal nulla. In un primo momento, ho pensato che sarebbero state due settimane di vacanza in Spagna, ma alla fine si è rivelato un film difficilissimo da fare. E’ stato il primo vero ruolo per il quale ho fatto delle ricerche, e la prima volta in cui ho provato interesse nella recitazione.” E dopo quello? “Beh, dopo ho ottenuto il ruolo in Twilight,” sorride. “Ho finito Little Ashes e sono andato a Los Angeles perché avevo seriamente bisogno di soldi! Avevo da pagare un conto salatissimo di una corsa in taxi ed ero completamente al verde. Ma tutto questo mi ha dato una prospettiva diversa delle cose, ho cominciato a relazionarmi con le persone alle audizioni in maniera diversa mentre prima arrivavo e dicevo ‘si, beh, non so esattamente cosa sto facendo, ma non fa niente,’ e non mi interessava sul serio.” Pattinson ripensa a quei giorni con divertimento e non imbarazzo. “Mi sono davvero divertito,” dice. “Quando lo fai per la prima volta, non sai davvero cosa fare…” Cambia rotta, trasformando il negativo in positivo. “Voglio dire, devi imparare come muoverti. Ogni lavoro che ho fatto, specialmente prima Twilight, mi di sono buttato dentro con tutte le scarpe – e non avevo idea di cosa fare! Volevo vedere sempre il copione e non avevo idea di cosa stavo facendo.” Ma lui non ha mai fatto una scuola di recitazione, quindi come ha imparato? Era solo questione di ascoltare il regista? Sorride. “Ho cominciando facendo alla lettera quello che il regista mi diceva di fare. Prima quando dovevo fare una scena di alto livello emotivo, mi concentravo al massimo su tutto quello che avevo letto riguardo gli attori, in passato, e sapevo che dovevo far sembrare la scena vera. Quindi mi preparavo tre giorni prima della scena, scatenando un sacco di emozioni in me. Tipo, ho fatto questo film sui Vichinghi quando avevo 17 anni, e c’erano tante scene di lotta. In una scena, dovevo uccidere il ragazzo che aveva ucciso mio fratello,” ride. “Mi sono seduto in un angolo e sono impazzito per un giorno intero. Ad un certo punto avevo la spada in mano, pronto ad uccidere questo ragazzo, quando il regista mi si è avvicinato e ha detto ‘Ragazzo non puoi farlo. Hai il fumo che ti esce dalle orecchie’ e io gli ho detto ‘COSA!!!???’,” “E’ divertente,” dice. “Quando sei agli inizi, non capisci come arrivare ad un certo risultato. Perché non vuoi risultare finto nella tua interpretazione. Ma poi ti rendi conto che le persone migliori, molte di loro, fingono. Ed è quello il momento in cui fanno il loro lavoro nel migliore dei modi.” Dopo Twilight, il resto è storia. E anche quello, dice, è stato un colpo di fortuna: quando ha ottenuto la parte, non sapeva veramente che avrebbe cambiato la sua vita. “Nessuno mi crede quando lo dico. Non potevi comprare i libri in Inghilterra. Non c’erano. E conoscevo solo una persona che li aveva letti, la figlia di un amica di mia mamma che viveva a New York. Mi sembrava una cosa da ‘giovani adulti’. Non avevo idea di cosa parlasse. Così sono andato all’audizione senza un idea ben precisa di cosa fare. Ma avevo visto ‘Into the Wild” e pensavo che Kristen (Stewart) fosse stata bravissima in quel film. Mi dissero ‘Quella è la ragazza che interpreterà Bella.” E io pensai ‘Cavolo è bravissima!’ Così ho fatto una prova con lei ed era strabiliante.” “Non sapevo l’avrei interpretato,” dice. “pensavo fosse qualcosa per adolescenti – il che si è rivelato effettivamente così – ma pensai, con Catherine Hardwicke e Kristen, che sarebbe stato un indie. Era molto interessante, un film su vampiri adolescenti che sarebbe stato come Thirteen (il film debutto della Hardwicke). Non sapevo che sarebbe stata una cosa così grande da finire sui cappellini di Burger King.” E’ accaduto sul serio? “Si,” sorride. “Penso che puoi anche avere un Edward Burger. Ma non fa molta differenza. Tutti quanti pensano ‘beh ora puoi fare tutto quello che vuoi’. Ma non c’è niente li fuori. Raramente c’è qualcosa. Inoltre, devo anche adattarmi alla parte. Cioè non è come se dovessi interpretare la Regina!” Dopo la fine delle riprese di “The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 1 e 2”, Pattinson afferma che non ci sarà più nessun Edward Cullen. Il suo prossimo film è il sensuale thriller, Bel Ami, ultimato di recente, dopodiché comincerà a lavorare al nuovo thriller di David Cronenberg, Cosmopolis. Potreste pensare che è indifferente riguardo il film, ma non è così. “Sono semplicemente stupito di essere nel cast,” dice meravigliato. “Ho letto il copione e ho pensato ‘Wow è qualcosa di folle, folle e difficilissimo.’ E dopo, dal nulla, il mio agente mi ha detto ‘vuoi farlo?’” Quindi è stato come un sogno divenuto realtà? “Non ho mai pensato di poter lavorare con Cronenberg,” riflette, “ma ho sempre amato i suoi film. Non mi è semplicemente mai passato di mente di poter avere questa opportunità. Sai, son rimasti così pochi autori. Quello che mi fa innervosire di più è quando lavori in un film e due giorni dopo aver cominciato a lavorare, gli autori rivoluzionano lo script totalmente in modo da far diventare vietato ai minori e sconvolgono completamente la storia. E subito dopo aver attraversato questo punto, sai di non stare più facendo un film. Stai facendo…una…calamita. Niente. Ma con Cronenberg sai che, qualsiasi cosa succeda, ci sarà sempre comunque un film alla fine, e sarà solido e autosufficiente, fatto per il semplice gusto di fare film. E per quanto ridicolo questo particolare possa sembrare, è difficile da trovare! Ci sono solo poche persone come lui. Come Jaques Audiard, che ha fatto ‘A Prophet’. Non ha mai fatto un film che non fosse interamente suo.” Questo lato informato, intelligente e incisivo di Robert Pattinson potrebbe essere una sorpresa per chi si aspetta uno svampito, ragazzo-modello. Quindi Empire gli ha chiesto se c’è qualcosa che vuole dire a quelle persone che hanno dei preconcetti su di lui, a causa di Twilight, e perché la gente dovrebbe andare a vedere ‘Water for Elephants”. “Non lo so,” dice, all’improvviso più timido. “Spero che andranno a vederlo perché penseranno sia un bel film. Non so cosa dice di me…ma sento che piacerà a molte persone. Non penso che molti dei film che usciranno siano come questo e mentre lo stavo facendo non mi sembrava uguale a nessun altro film fatto in precedenza. Quindi spero che…soddisferà la gente.” E non è meglio così che non se avesse avuto una carriera da rapper, cosa che Empire pensa sia stata sul punto di accadere…? Annuisce. “Decisamente meglio.”

Fonte traduzione

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